Tanacetum corymbosum (L.) Sch.-Bip. subsp. corymbosum
Sinonimi: Chrysanthemum corymbosum L.; Tanacetum corymbosum (L.) Sch.-Bip. var. corymbosum (Pign.)
Nomi comuni:
Nomi regionali:
Famiglia: Asteraceae/Compositae
Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne
Forma biologica: emicriptofita scaposa
Descrizione
Dimensioni: 30-120 cm
Radice:
Fusto ipogeo:
Fusto epigeo: eretto, striato in alto e con pelosità appressata.
Foglie: le basali lungamente picciulate, 2-pennatosette a contorno spatolato (5-6 x 12-15 cm), con 15-21 segmenti e lacinie dentellate; le mediane del fusto pennato parite divise a 2/3 della lamina; le superiori simili alle basali, ma sessili.
Infiorescenza: capolini (diametro di 2-3 cm), raccolti in corimbi generalmente stretti e regolari; involucro (diametro di 10-15 mm), formato da squame lanceolate, arrotondate all’apice e bordate di bruno.
Fiori: i periferici ligulati bianchi; i centrali tubulosi, gialli; ricettacolo piano.
Frutto: achenio a 5-6 coste sottili, senza pappo.
Distribuzione
Distribuzione regionale: Carso e zone collinari e montane, esclusa la Catena Carnica principale.
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1800
Geoelemento: eurimediterraneo
Ambiente caratteristico: boschi misti
Fioritura: da giugno a agosto
Note vegetazionali
La specie è diffusa anche in altri ambienti, quali pendii sassosi aridi e schiarite forestali.
Note generali
Il nome del genere deriva dal greco e significa “a lungo”, probabilmente per la lunga durata della fioritura dei capolini.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.