Persicaria lapathifolia (L.) Delarbre s.l.
Sinonimi: Polygonum lapathifolium L. ; Polygonum nodosum Pers.
Nomi comuni: Poligono nodoso
Nomi regionali: Erba S. Maria; Luvinarie, Peverèle
Famiglia: Polygonaceae
Habitus e forma di crescita: erbaceo annuo
Forma biologica: terofita scaposa
Descrizione
Dimensioni: 40-120 cm
Radice: fascicolata
Fusto ipogeo: assente
Fusto epigeo: procumbente, debole, molto ramificato e con nodi, arrossato
Foglie: intere, a lamina lanceolato-acuminata (1,5-3 x 6-11 cm), con picciuolo di 1-2 cm, spesso con macchia scura a V rovesciata sulla pagina superiore; ocrea trasparente, glabra, intera o appena dentellata
Infiorescenza: spighe ascellari brevi, dense, cilindriche ed erette di 3-4 cm
Fiori: bianco-verdastri poi rossi con perianzio di 2-3 mm, 5 elementi tepalini, 6 stami, ovario supero sincarpico a 3 carpelli
Frutto: achenio lenticolare nero
Distribuzione
Distribuzione regionale: presente su quasi tutto il territorio regionale
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1300
Geoelemento: sub-cosmopolita
Ambiente caratteristico: vegetazione ruderale
Fioritura: da luglio a ottobre
Note vegetazionali
Specie sinantropa, nitrofila, comune pianta ruderale e infestante dei coltivi, è diffusa anche in ambienti umidi come stagni, fossati, rive. Presente anche nel sottobosco di frassineti umidi, saliceti, pioppeti.
Note generali
Specie a geoelemento paleotemperato divenuta sub-cosmopolita. Variabilità di forme. Simile a P. persicaria L., che presenta ocrea pubescente e dentellata e foglia con picciolo di pochi millimetri.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.
