Salvia pratensis L. subsp. pratensis
Sinonimi: Salvia pratensis subsp. vulgaris Rchb.
Nomi comuni: Salvia dei prati, Chiarella, Salvia selvatica
Nomi regionali: Salbie, Salvie matte, Salvie salvadie, Salvie di prat
Famiglia: Lamiaceae/Labiatae
Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne
Forma biologica: emicriptofita scaposa
Descrizione
Dimensioni: 30-60 cm
Radice:
Fusto ipogeo:
Fusto epigeo: eretto, con peli riflessi, tetragono
Foglie: opposte; foglie basali picciolate, grossamente incise/crenate, superiormente rugose e pubescenti, lamina ovale (6-9 cm); le cauline sessili, minori con crenatura del margine regolare e base semi-abbracciante
Infiorescenza: verticillastri fogliari (cime contratte) di 2-6 fiori allungati in uno spicastro terminale
Fiori: calice gamosepalo con peli ghiandolari, zigomorfo; corolla zigomorfa, gamopetala, bilabiata di 15-30 mm; colore viola; stami 2 sporgenti, ovario semi-infero, stimma bifido
Frutto: schizocarpo (tetrachenio) formato da quattro nucule
Distribuzione
Distribuzione regionale: tutto il territorio
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1600
Geoelemento: eurimediterraneo
Ambiente caratteristico: prati magri
Fioritura: da maggio a agosto
Note vegetazionali
Pianta comune nei prati, preferenzialmente aridi e magri, si ritrova anche lungo le strade e zone ruderali.
Note generali
La fioritura può protrarsi in autunno in seguito agli sfalci. Classico esempio di impollinazione entomogama specializzata per gli apidi (api e bombi). Le giovani foglie possono essere consumate come insalata.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.