Veratrum lobelianum Bernh.
Sinonimi: Veratrum album L. subsp. lobelianum (Bernh.) Arcang.
Nomi comuni: Veratro comune, Veratro bianco, Elabro
Nomi regionali: Cimirìc, Lausciàn
Famiglia: Liliaceae
Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne
Forma biologica: geofita rizomatosa
Descrizione
Dimensioni: 50-150 cm
Radice: secondarie da rizoma
Fusto ipogeo: rizoma grosso e breve
Fusto epigeo: eretto, avvolto dalle guaine fogliari, cilindrico leggermente pubescente
Foglie: le basali ellittiche (5-7 x 10-20 cm), pelose inferiormente; le superiori ridotte e lanceolate
Infiorescenza: racemo di racemi (pannocchia) anche molto ramoso, brattee lanceolate
Fiori: brevemente peduncolati; dialitepali di 15-25 mm, attinomorfi; perigonio a 6 tepali di colore verde, gli interni maggiori; 6 stami e ovario supero tricarpellare
Frutto: capsula ovoide tricarpellare
Distribuzione
Distribuzione regionale: Alpi e prealpi, isolato in pianura
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): (0) 800-2100 (2600)
Geoelemento: eurosiberiano
Ambiente caratteristico: pascoli e prati montani
Fioritura: da giugno a agosto
Note vegetazionali
Pianta nitrofila adatta a diversi substrati, ecologicamente plastica si ritrova nei prati e pascoli fertili, megaforbieti, radure, vicino alla malghe, sentieri ecc.
Note generali
Specie indicatrice di substrato ricco in azoto. Pianta molto velenosa, al momento della raccolta del rizoma è stata confusa con Gentiana lutea, si distingue da quest'ultima per avere le foglie ad inserzione alterna anziché opposta e la capsula tricarpellare anziché bicarpellare. Simile a V. album. quest'ultimo si distingue per i tepali di colore bianco e la peluria biancastra nella pagina inferiore delle foglie.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.