Thymus pulegioides subsp. pulegioides L.
Sinonimi: Gruppo di Thymus serpyllum S.L.
Nomi comuni: Timo serpillo, Peppolino, Serpollino
Nomi regionali: Sarsìn di mùr, Timo sàlvadi
Famiglia: Lamiaceae/Labiatae
Habitus e forma di crescita: suffruticoso
Forma biologica: camefita suffruticosa
Descrizione
Dimensioni: 5-30 cm
Radice: fascicolate
Fusto ipogeo: assente
Fusto epigeo: strisciante legnoso (pseudorepente), i fusti fioriferi erbacei eretti dalle zone nodali, pubescenti, tetragoni a sezione rettangolare
Foglie: opposte, ovali (fino a 1 cm) con corto picciolo, fortemente aromatiche
Infiorescenza: spicastro (cime contratte sui verticilli fogliari)
Fiori: calice sub-attinomorfo gamosepalo, corolla zigomorfa gamopetala rosa (4-6 mm); stami ovario semi-infero
Frutto: schizocarpo (tetrachenio) formato da quattro nucule, calice persistente
Distribuzione
Distribuzione regionale: tutto il territorio fino alla fascia alpina
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-2200
Geoelemento: euroasiatico
Ambiente caratteristico: prati magri
Fioritura: da aprile a ottobre
Note vegetazionali
Specie xerofila, indifferente al substrato; i riscontra nei prati magri e magredi, ma anche incolti aridi e zone sassose dal piano basale a quello sub-alpino.
Note generali
Fa parte del gruppo del Thymus serpyllum (in senso stretto non presente in Italia). In Regione sono preseni diversi taxa specifici e sottospoecifici la cui distinzione richiede un'analisi accuarata delle popolazioni. In Friuli Venezia Giulia sono inoltre presenti altre due sottospecie del T. pulegioides: carniolucus (raro) e montanus (Venezia Giulia). Pianta molto aromatica, utilizzata in fitoterapia e cucina.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.