Thymus x carstiensis (Velen.) Ronn.
Sinonimi: Gruppo di Thymus dalmaticus (Rchb.f.) Freyn var. carstiensis
Nomi comuni: Timo serpillo, Peppolino, Serpollino
Nomi regionali: Sarsìn di mùr, Timo sàlvadi
Famiglia: Lamiaceae/Labiatae
Habitus e forma di crescita: suffruticoso
Forma biologica: camefita reptante
Descrizione
Dimensioni: 20-30 cm
Radice: avventizie da stolone
Fusto ipogeo: stolone
Fusto epigeo: strisciante legnoso e repente, con portamento a spalliera, i fusti fioriferi erbacei eretti dalle zone nodali, pubescenti, tetragoni a sezione rettangolare, con peli disposti solo sugli angoli (goniotrichi) nelle zone centrali e basali
Foglie: opposte, ovali (fino a 1 cm), sessili, di dimensioni crescenti dagli internodi basali a quelli distali, fortemente aromatiche
Infiorescenza: spicastro (cime contratte sui verticilli fogliari)
Fiori: calice sub-attinomorfo gamosepalo, corolla zigomorfa gamopetala rosa (4-6 mm); stami con filamenti divergenti e antere sporgenti il labbro superiore; ovario semi-infero
Frutto: schizocarpo (tetrachenio) formato da quattro nucule, calice persistente
Distribuzione
Distribuzione regionale: litorale e Carso
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-900 (1200)
Geoelemento: endemico (regionale)
Ambiente caratteristico: prati magri
Fioritura: da aprile a agosto
Note vegetazionali
Specie xerofila, indifferente al substrato; si riscontra sulle dune litoranee e su prati magri primitivi.
Note generali
Fa parte del gruppo del Thymus pulegioides L., che tuttavia non presenta mai fusti repenti e foglie dei fusti fiorali di dimensioni simili tra base e apice. In Regione sono presenti diversi taxa specifici e sottospoecifici di difficile distinzione.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.