Sinonimi: Athamanta matthioli Wulfen Athamanta rupestris (Scop.) Rchb. fo. turbith (L.) Brot. Athamanta cretensis L. subsp. matthioli Wulfen

Nomi comuni: Atamanta di Mattioli

Nomi regionali:

Famiglia: Apiaceae

Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne

Forma biologica: emicriptofita scaposa

Descrizione

Dimensioni: 30-50 cm

Radice: fittone

Fusto ipogeo: assente

Fusto epigeo: ascendente e zig-zagante, glauco e glabro o con pochi peli sparsi

Foglie: 4pennatosette, segmenti fogliari ridotti a lacinie capillari, lunghe (10) 15-20 (25) mm e larghe 0,5 mm o anche meno

Infiorescenza: ombrella (4-10 cm) di ombrelle, 20-35 raggi pubescenti (peli molto più corti del diametro del raggio), con involucro a (0)1-4(5) brattee lanceolate

Fiori: ermafroditi, attinomorfi, dialipetali, pentameri, corolla a 5 petali bianchi (2-3 mm), cigliati, smarginati, con margine ripiegato verso l'interno, stami 5, ovario infero bicarpellare

Frutto: diachenio fortemente pubescente per peli vellutati ereetto-patenti, allungato (2 x 4-6 mm) e attenuato all'apice, con 1 sola grande vitta sotto ciascuna vallecola, stili nel frutto patenti

Distribuzione

Distribuzione regionale: in quasi tutto l'arco prealpino e nel Carso triestino

Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 100-600 m

Geoelemento: illirico

Ambiente caratteristico: rocce, ghiaioni e detriti

Fioritura: da giugno a luglio

Note vegetazionali

Specie calcifila e basifila, predilige ambienti aridi e pietrosi quali rupi e pietraie, su materiale detritico, incluse anche praterie rase rocciose alpine.

Note generali

Specie a geoelemento E-Alpino-illirico. Può essere confusa con A. cretensis L., che vegeta tuttavia in pascoli subalpini calcarei pietrosi e che possiede foglie divise in lacinie non capillari, fusto peloso e raggi dell'ombrella 4-12 con peli arricciati misti a peli patenti lunghi quanto il diametro del raggio, diachenio con peli patenti.

Altro

Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.

Scheda a cura di Elisa Petrussa