Clinopodium vulgare L. subsp. arundanum (Boiss.) Nyman
Sinonimi: Clinopodium vulgare L. subsp. villosum (De Noé) Bothmer; Clinopodium vulgare L. subsp. orientale Bothmer
Nomi comuni: Clinopodio orientale
Nomi regionali:
Famiglia: Lamiaceae/Labiatae
Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne
Forma biologica: emicriptofita scaposa
Descrizione
Dimensioni: 20-70 cm
Radice: secondarie da rizoma
Fusto ipogeo: rizoma sottile, orizzontale
Fusto epigeo: ascendente-eretto, pubescente, tetragono
Foglie: opposte, brevemente picciolate, a lamina da ovale a lanceolata (30-45 mm), finemente dentellate
Infiorescenza: verticillastri fogliari (cime contratte) di 14-40 fiori, tendenzialmente pochi all'ascella delle foglie e molti nel verticillo terminale
Fiori: calice gamosepalo, subattinomorfo, di 9,5-12 mm, denti superiori lunghi fino a 4 mm; corolla zigomorfa, gamopetala, bilabiata di 12-14 mm; colore rosa-purpureo, con tubo peloso, labbro superiore bilobo; stami 4 sporgenti, ovario semi-infero, stimma bifido
Frutto: schizocarpo (tetrachenio) formato da quattro nucule
Distribuzione
Distribuzione regionale: localizzato nel Carso triestino
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1500
Geoelemento: stenomediterraneo
Ambiente caratteristico: boschi misti
Fioritura: da giugno a settembre
Note vegetazionali
Pianta indifferente al substrato, poco esigente che cresce nei boschi, boscaglie, schiarite e prati, in stazioni tendenzialmente secche.
Note generali
Pianta rara, caratteristica dell'Italia insulare, presente anche sugli Appennini e nel Carso. Si distingue dal C. vulgare subsp. vulgare L., perché quest'ultimo presenta un calice con tubo e relativi denti di lunghezza nettamente minore.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.
