Tilia platyphyllos Scop. subsp. platyphyllos
Sinonimi: Tilia europaea L. p.p.; Tilia grandifolia auct. Fl. Ital. non Ehrend.
Nomi comuni: Tiglio nostrano
Nomi regionali: Tèi
Famiglia: Tiliaceae
Habitus e forma di crescita: arboreo a foglie caduche
Forma biologica: fanerofita arborea
Descrizione
Dimensioni: 5-20 (30) m
Radice:
Fusto ipogeo: assente
Fusto epigeo: tronco eretto ramoso dal basso, pollonifero; corteccia grigio-bruna fessurata
Foglie: cordate (5-10 cm) a base asimmetrica, margine seghettato; piccioli pubescenti; pagina inferiore con ciuffo di peli biancastri
Infiorescenza: cime con 2-5 fiori
Fiori: ermafroditi, attinomorfi, dialipetali con calice e corolla (biancastra ) a 5 elementi, molti stami riuniti in fascetti apparentemente spiralati
Frutto: capsule ovoidi (5-10 mm) pubescenti con 5 coste longitudinali, accompagnate dai peduncoli allargati ad ala 2 x 10 cm
Distribuzione
Distribuzione regionale: sparsa in tutto il territorio
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1200
Geoelemento: euroasiatico
Ambiente caratteristico: boschi misti
Fioritura: da maggio a giugno
Note vegetazionali
Diffusa nei boschi umidi, misti, insieme a Frassino, Olmo, Ontano e Faggio.
Note generali
Il nome deriva dal greco ptilon (ala). Coltivata nei parchi, giardini e viali; i fiori sono buoni melliferi e vengono utlizzati per infusi calmanti e diuretici. Era pianta sacra ai popoli germanici e slavi. Confusione con T. cordata comune nei boschi di latifoglie, si distingue per avere foglie con ciuffi di nervi color ruggine all'intersezione delle nervature nella pagina inferiore della foglia.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.