Sinonimi: Carex gynobasis Vill.; Carex alpestris All.

Nomi comuni: Carice di Haller

Nomi regionali:

Famiglia: Cyperaceae

Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne

Forma biologica: emicriptofita cespitosa

Descrizione

Dimensioni: 10-40 cm

Radice: fascicolata (secondaria da rizoma)

Fusto ipogeo: rizoma obliquo

Fusto epigeo: eretto, trigono, sottile; cespugli densi, avvolti da guaine brune

Foglie: piane (2-2,5 mm) minori del fusto, rigidette, glabre e ruvide

Infiorescenza: 3-5 spighe sessili ravvicinate all'apice, di cui solo la superiore maschile, sottile, le altre femminili, ovate; altre1-2 spighe femminili (1 cm) pedunculate, inserite alla base del fusto; brattee superiori glumiformi

Fiori: fiori poco appariscenti; il perianzio è assente, sostituito da glume, le femminili brune con margine più chiaro; i maschili ridotti a 3 stami; i femminili con 3 carpelli, ovario uniloculare con 1 stilo a 3 stimmi

Frutto: nucula racchiusa in un otricello (2-2,5 x 4-5 mm), verde-bruno e pubescente, più piccolo delle glume

Distribuzione

Distribuzione regionale: presente alle foci del Tagliamento, Isontino e triestino; stazioni nel Pordenonese e Gemonese

Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1500

Geoelemento: eurimediterraneo

Ambiente caratteristico: macchia mediterranea

Fioritura: da marzo a maggio

Note vegetazionali

Specie calcifila, tipica di prati e pascoli aridi e soleggiati, steppici, anche su suoli rocciosi, quali rupi e ghiaioni, nelle garighe e macchie a bassa vegetazione, nelle pinete e gineprai e nelle quercete termofile fino al piano montano e, meno frequente, quello subalpino.

Note generali

Altro

Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.

Scheda a cura di Elisa Petrussa