Sinonimi: Myrtus italica Mill.

Nomi comuni: Mirto

Nomi regionali:

Famiglia: Myrtaceae

Habitus e forma di crescita: cespuglioso sempreverde

Forma biologica: fanerofita cespugliosa

Descrizione

Dimensioni: 0,5-2,5 m

Radice:

Fusto ipogeo: assente

Fusto epigeo: tronco breve, ramificato a rami opposti, chioma emisferica, corteccia rosea a fratture longitudinali, desquamante in fibre

Foglie: intere, coriacee sempreverdi, sessili, aromatiche, lamina lanceolato-ellittica (8-11 x 20-30 mm)

Infiorescenza: fiori solitari o in coppia all'ascella delle foglie

Fiori: ermafroditi, attinomorfi, pentameri, dialipetali, calice gamosepalo, corolla a 5 petali bianchi, subrotondi di 6-9 mm, stami molto numerosi, sporgenti con antere gialle, ovario sincarpico infero

Frutto: bacca ellittica, di 6-9 mm, nero-azzurra, con calice persistente a maturità

Distribuzione

Distribuzione regionale: presente nella CostieraTriestina, subspontanea

Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-500

Geoelemento: stenomediterraneo

Ambiente caratteristico: macchia mediterranea

Fioritura: da giugno a luglio

Note vegetazionali

Specie eliofila, vegeta in terreni poveri sia calcarei che acidi, nelle garighe e macchie basse, negli arbusteti meso-termofili e macchia mediterranea.

Note generali

Variabilità di forme. Arbusto aromatico in tutte le parti della pianta, noto già durante le civiltà antiche (pianta sacra a Venere). L'alto contenuto in tannini ne permette l'uso in conceria, le sostanze resinose sono impiegate in profumeria e i frutti vengono utilizzati per la preparazione di liquori. E' coltivato come pianta ornamentale soprattutto nei climi miti, con diverse varietà selezionate per le dimensioni delle foglie.

Altro

Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.