Trachycarpus fortunei (Hooker) Wendl.
Sinonimi: Chamaerops fortunei Hooker, Chamaerops excelsa Host non Thunb, Trachycarpus excelsa Wendl.
Nomi comuni: Palma di Fortune
Nomi regionali: Palme
Famiglia: Arecaceae/Palmae
Habitus e forma di crescita: arboreo a fronda
Forma biologica: fanerofita arborea
Descrizione
Dimensioni: 5-12 m
Radice: profonda
Fusto ipogeo: assente
Fusto epigeo: tronco eretto, grigio, salendo ricoperto prima da residui delle guaine fogliari e poi dalle foglie morte
Foglie: palmatosette di ca. 1 m, con picciolo carenato a margine dentellato e 30-50 elementi lineari parallelinervi, acuti e rigidi
Infiorescenza: infiorescenze unisessuali a racemo di racemi, prima eretti poi penduli, avvolti da una spata prima della fioritura
Fiori: piante monoiche diclini; fiori unisessuali sub-attinomorfi di ca. 1 cm, colore giallo; 3 + 3 tepali, 3 + 3 stami liberi, ovario supero a tre carpelli fusi
Frutto: bacca monosperma di ca. 1 cm, subsferica, rugosa di colore blu scuro
Distribuzione
Distribuzione regionale: coltivata nei parchi e giardini
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-300
Geoelemento: avventizio
Ambiente caratteristico: vegetazione ruderale
Fioritura: da marzo a aprile
Note vegetazionali
Specie introdotta nel XIX secolo a scopo ornamentale. Palma adatta a climi relativamente freddi (supera le gelate), predilige terreni fertili. Sembra essere in grado di riprodursi per seme ed è avventizia vicino alle zone ove è coltivata, comprese siepi e boscaglie antropizzate.
Note generali
Il nome deriva dall'aspetto del frutto (trachys = ruvido).
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.