Sinonimi:

Nomi comuni: Lino coltivato

Nomi regionali: Lin

Famiglia: Linaceae

Habitus e forma di crescita: erbaceo annuo

Forma biologica: terofita scaposa

Descrizione

Dimensioni: 30-100 cm

Radice: fittone

Fusto ipogeo: assente

Fusto epigeo: ascendente-eretto; robusto, ramificato in alto

Foglie: lineari o lanceolato-lineari (3-4 x 20-30 mm), margine intero, 1-3 nervie

Infiorescenza: corimbi, fiori portati su peduncoli dotati di brattee

Fiori: attinomorfi, dialipetali, pentameri di 20-25 mm; eretti anche in fioritura; colore azzurro intenso; calice con sepali interni ciliati; petali spatolati; 5 stami, ovario sincarpico 10loculare a 5 stimmi

Frutto: capsula loculicida subsferica di 6-9 mm

Distribuzione

Distribuzione regionale: raramente coltivano negli orti

Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-2000

Geoelemento:

Ambiente caratteristico:

Fioritura: da maggio a agosto

Note vegetazionali

Pianta nitrofila, sempre più rara anche coltivata. Di origine incerta (forse derivato da Linum bienne per selezione), molto raramente si riscontra come sub-spontanea vicino alle aree coltivate, ma sembra incapace di inselvatichirsi e non si conosce la pianta allo stato spontaneo.

Note generali

Utilizzato da millenni per ottenere tessuti dalle fibre e olio dai semi, utilizzati anche a scopo farmaceutico; è coltivato in due varietà: usitatissimum (per la fibra) e humile (Miller) Pers. (per il seme). Confuso con L. bienne si distingue perché quest'ultima è di minori dimensioni, ha la capsula minore e i fiori di un azzurro pallido, inoltre essendo pianta spontanea si comporta da bienne (perenne) e si ritrova in ambienti più naturali.

Altro

Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.