Sinonimi: Anacamptis coriophora (L.) R.M.Bateman, Pridgeon et M.W.Chase, Anteriochis coriophora (L.) E.Klein et Strack

Nomi comuni: Orchidea cimicina

Nomi regionali: Muiniùtis

Famiglia: Orchidaceae

Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne

Forma biologica: geofita bulbosa

Descrizione

Dimensioni: 10-40 cm

Radice: fascicolate, carnose, superiori ai bulbo-tuberi

Fusto ipogeo: bulbo-tuberi

Fusto epigeo: eretto, foglioso

Foglie: lineari-lanceolate parallelinervie (0.5-1 x 6-12 cm), guainanti il fusto, con apice acuto

Infiorescenza: spiga multiflora densa, cilindrica, di 8-12 cm; brattee superanti l'ovario

Fiori: zigomorfi di 8-12 mm di colore purpureo maculati e odore di cimice; perigonio a 3 tepali esterni, 3 tepali interni con i superiori ravvicinati a cappuccio appuntito, labello trilobo, con lembo mediano maggiore, sperone più corto dell'ovario

Frutto: capsula

Distribuzione

Distribuzione regionale: Carso, isontino, discontinua in pianura e zone collinari

Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1000

Geoelemento: eurimediterraneo

Ambiente caratteristico: prati umidi

Fioritura: da aprile a giugno

Note vegetazionali

Specie rara, indifferente al substrato, predilige i prati igrofili, margini dei boschi, megaforbieti umidi.

Note generali

La specie secondo alcuni autori è distiguibile in due sottospecie: Orchis coriophora subsp. fragrans, con fiori maggiori, profumati, sperone maggiore dell'ovario e caratteristica dei prati aridi e O. coriophora subsp. coriophora, con odore sgradevole di cimice, sperone corto e distribuita nei prati umidi. Dubitativa in Regione la presenza di questa seconda sottospecie. Specie tutelata dalla Convenzione di Washington (Appendice II, CITES) elencata tra le specie protette di interesse regionale (20 marzo 2009, 074/Pres. allegato B, in esecuzione L.R. 9/2007, art. 96).

Altro

Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.

Scheda a cura di Luciano Regattin