Galium lucidum All. subsp. lucidum
Sinonimi: Galium rigidum Vill., Galium venustum, Galium bernardi, Galium mollugo subsp. gerardi
Nomi comuni: Caglio lucido
Nomi regionali: Cjandelute
Famiglia: Rubiaceae
Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne
Forma biologica: emicriptofita scaposa
Descrizione
Dimensioni: 30-70 cm
Radice: secondarie ai nodi del fusto strisciante
Fusto ipogeo: assente
Fusto epigeo: alla base legnoso strisciante, con rami erbacei ascendenti-eretti; tetragono, glabro con peli brevi; con internodi > delle foglie; numerosi rami sterili
Foglie: sessili in verticilli di 6-8 (stipole uguali alle folgie); lamina lineare (1-2 x 10-30 mm), apice ialino molle; margine scabro
Infiorescenza: racemo di cime ovoide, con peduncoli leggermente divaricati
Fiori: tetrameri, attinomorfi, gamopetali con tubo sub-nullo; corolla bianca di (3-5 mm) con lobi umbonati; peduncoli uguali alla corolla; stami 4 inseriti sul tubo corollino
Frutto: due mericarpi (capsule) di 2-3 mm, lisci
Distribuzione
Distribuzione regionale: Carso, isontino, zone collinari e prealpine, assente nella Bassa Pianura
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1800
Geoelemento: eurimediterraneo
Ambiente caratteristico: prati magri
Fioritura: da maggio a ottobre
Note vegetazionali
Pianta comune, basifila, tendenzialmente xerofila. Si riscontra nei prati magri, rocce, macereti, margini erbacei dei boschi aridi.
Note generali
Pianta tetraploide (2n = 44), che fa parte dell'aggregato di Galium mollugo. Simile a G. corrudifolium (incerta la presenza in regione), che si distingue per le foglie minori e il fusto non strisciante.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.
