Carlina vulgaris L. subsp. vulgaris
Sinonimi:
Nomi comuni: Carlina comune
Nomi regionali: Bùral
Famiglia: Asteraceae/Compositae
Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne
Forma biologica: emicriptofita rosolata
Descrizione
Dimensioni: 15-60 cm
Radice: fittone
Fusto ipogeo: assente
Fusto epigeo: tenace, eretto, arrossato e striato, rammificato in alto
Foglie: svernanti in rosetta basale; sessili, a lamina lanceolato lineare (fino a 15 cm), spinose sul bordo e pubescenti-ragnatelose sulla pagina inferiore; le medie minori, sub-patenti, le superiori carenate
Infiorescenza: capolini terminali di 2-4 cm con foglie involucrali appressate (lesiniformi) più brevi delle squame, quest'ultime lesiniformi in due serie, inferiori di ca. 10 mm, superiori di ca. 17 mm, purpuree in basso, giallo paglierine all'apcie
Fiori: fiori attinomorfi, ermafroditi, tubulosi con corolla giallo paglierina, a volte purpurea all'apice; stami (inseriti alla base) e stimma gialli emergenti dal tubo corollino
Frutto: acheni pubescenti con pappo piumoso
Distribuzione
Distribuzione regionale: tutta la regione, assente nella bassa pianura
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1800
Geoelemento: eurosiberiano
Ambiente caratteristico: prati magri
Fioritura: da giugno a ottobre
Note vegetazionali
Pianta comune, basifila e calcifila, diffusa fino al piano montano nei pascoli e prati magri, margini dei boschi termofili, ambienti rocciosi, pinete e gineprai.
Note generali
Confusa con Carlina vulgaris subsp. brevibracteata, di dimensioni maggiori, con foglie superiori ondulate, spine molli e tomento bianco non ragnateloso.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.